L’Associazione Siciliana Amici della Musica apre la Stagione serale 2024/2025 con un concerto fra i più prestigiose dell’intera proposta regionale: sarà infatti Arcadi Volodos, fra le leggende della tastiera di oggi, pianista richiesto in tutto il mondo, ospite delle sale da concerto e delle orchestre più prestigiose a salire sul palcoscenico del Politeama Garibaldi domenica 17 novembre alle 20.45.
Un appuntamento davvero imperdibile, una delle date da cerchiare nel calendario di ogni appassionato: Volodos è un concertista presente in ogni programmazione delle istituzioni musicali più importanti del mondo, come il Festival di Salisburgo o i Berliner Philharmoniker. Da capogiro la lista delle sale da concerto (Philharmonie di Parigi, Carnegie Hall di New York, Musikverein di Vienna per dirne alcune) e dei direttori d’orchestra con i quali ha collaborato (Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, James Levine, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Paavo Järvi, Riccardo Chailly).
Per il pubblico degli Amici della Musica Volodos eseguirà una delle ultime sonate per pianoforte di Franz Schubert, la D. 959 in La maggiore, il ciclo delle Davidsbündlertänze op. 6 di Robert Schumann e una delle sue trascrizioni più note e virtuosistiche: la Rapsodia ungherese n. 13 in La minore di Franz Liszt.
.Arcadi Volodos pianoforte
Nato a San Pietroburgo nel 1972, Arcadi Volodos ha iniziato i suoi studi musicali con lezioni di canto e direzione d’orchestra. Ha intrapreso una formazione più seria come pianista solo nel 1987 al Conservatorio di San Pietroburgo, per poi proseguire gli studi avanzati al Conservatorio di Mosca con Galina Egiazarova e a Parigi e Madrid.
Dal suo debutto a New York nel 1996, Volodos si è esibito in tutto il mondo, sia in recital che con le orchestre e i direttori più eminenti. Ha collaborato con, tra gli altri, i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra Filarmonica Israeliana, la London Philharmonia Orchestra, la New York Philharmonic, la Munich Philharmonic Orchestra, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Dresden Staatskapelle, l’Orchestre de Paris, la Leipzig Gewandhausorchester, la Zurich Tonhalle Orchestra, le orchestre sinfoniche di Boston e Chicago, lavorando con direttori come Myung-Whun Chung, Lorin Maazel, Valery Gergiev, James Levine, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Jukka-Pekka Saraste, Paavo Järvi, Christoph Eschenbach, Semyon Bychkov e Riccardo Chailly.
I recital pianistici hanno avuto un ruolo centrale nella vita artistica di Volodos sin dall’inizio della sua carriera. Il suo repertorio comprende grandi opere di Schubert, Schumann, Brahms, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, Scriabin, Prokofiev e Ravel, insieme a pezzi meno eseguiti di Mompou, Lecuona e de Falla.
Volodos è ospite regolare delle più prestigiose sale da concerto in Europa. Nelle ultime stagioni si è esibito alla Philharmonie di Parigi, al Concertgebouw di Amsterdam, al Konzerthaus di Vienna, al Flagey Studio 4 di Bruxelles, all’Auditorio Nacional di Madrid, alla Gulbenkian Foundation di Lisbona, al Konzerthuset di Stoccolma, partecipando inoltre al Festival La Roque d’Anthéron, al Klavier Festival Ruhr e al Festival di Salisburgo.
Dal suo recital di debutto premiato con il Gramophone Award alla Carnegie Hall di New York, pubblicato da Sony Classical nel 1999, Arcadi Volodos ha registrato una serie di album acclamati dalla critica. Tra questi, interpretazioni rivelatrici delle sonate di Schubert e dei pezzi per pianoforte di Rachmaninov, nonché performance dal vivo con i Berliner Philharmoniker del Terzo Concerto per pianoforte di Rachmaninov, diretto da James Levine, e del Primo Concerto per pianoforte di Čajkovskij, diretto da Seiji Ozawa. Volodos Plays Liszt, pubblicato nel 2007, ha ricevuto numerosi premi, mentre il recital al Musikverein del 2010 è stato pubblicato in CD e DVD, ottenendo entusiastiche recensioni internazionali. Il suo album solista del 2013, Volodos Plays Mompou, dedicato alle opere del compositore spagnolo Frederic Mompou, ha ricevuto il Gramophone Award e l’Echo-Preis.
Volodos Plays Brahms è l’ultimo album pubblicato nell’aprile 2017, contenente tredici pezzi per pianoforte di Johannes Brahms, tra cui le Opere 117 e 118 e una selezione dell’op. 76. Subito considerato una pietra miliare nella scena musicale, l’album ha ricevuto nel novembre 2017 l’Edison Classical Award e il Diapason d’Or, e recentemente il prestigioso Gramophone Award 2018 come miglior registrazione strumentale dell’anno. Nell’ottobre 2019 Sony Classical ha pubblicato la sua ultima registrazione Volodos Plays Schubert, che include la Sonata D959 e i Minuetti D334, D335 e D600, un album che ha ricevuto l’Edison Classical Award (2020) nella categoria Solista Strumentale.